Erminia Colossi
Galleria Incontro
Come nasce la tua carriera di gallerista?
Nasce nel 1974 quando affiancai mia madre che aveva appena aperto la galleria.
Che tipo d’arte o di artista bisognerebbe sostenere oggi?
Arte e artisti italiani che, per inciso, non hanno niente da invidiare agli stranieri. Al momento assistiamo infatti ad un forte interesse per l’arte italiana un pò ovunque con la scoperta o la riscoperta di artisti veramente geniali ed innovativi che l’arte italiana può vantare per numero e per qualità.
Come definiresti la tua galleria?
Un luogo di incontro dove il collezionista o l’artista può passare dei momenti piacevoli comodamente seduti a sorseggiare una bevanda e a parlare di arte, ma non solo.
Quale credi sia il ruolo dell’artista contemporaneo?
Non deve avere nessun ruolo tranne quello di creare delle cose interessanti, possibilmente nuove.
Cos’è l’arte per Erminia Colossi?
L’arte è la cosa che mi ha dato e mi dà da vivere. Mi reputo fortunata di essermi trovata in un ambiente affascinante, stimolante per nuove conoscenze e nuovi percorsi.
Qual è l’artista da museo di cui vorresti avere, in assoluto, un’opera?
Una bella “Fine di Dio” di Fontana.
… e poi quale artista da museo ti piacerebbe vendere?
Nella mia quarantennale carriera ho venduto un po’ tutti gli artisti italiani molti dei quali sono anche nei musei. Con la mente rivolta al futuro mi piacerebbe che alcuni artisti molto contemporanei che fanno parte del mio database entrassero nei musei.
Che tipo di rapporto hai con i tuoi artisti?
Credo ottimo anche se il rapporto con gli artisti in genere non è facile. Soprattutto tengo al rispetto reciproco
© Annarita Borrelli