Donato Cascione nasce a Matera il 29 Agosto del 1949. Poeta, scrittore dall’animo impetuoso, profondamente legato alle passioni in pietra della sua terra d’origine; uno spirito libero immerso nel biancore di un territorio prezioso e ancora, forse, poco corrotto dai vizi della modernità. Nei numerosi scritti custodisce le memorie collettive della sua terra, nei suoi pensieri inneggia al dovere dell’uomo di ritrovare senso nel legame con i segni e le tracce del proprio percorso e sentire; influenza il percorso della storia della letteratura svincolandosi dalle regole sull’uso comune del linguaggio; “intellettuale di rottura”, sperimentatore, iperrealista, amante di parole incantate … innamorate o surreali. L’anno 1998 incatena definitivamente l’anima di Cascione ai Sassi di Matera; l’autore fonda il Museo Laboratorio della civiltà Contadina e degli Antichi Mestieri, così delineando il senso della propria storia di vita e del legame con le antichità.
Il camino
E socchiudo gli occhi davanti al grande camino, dove bruciano ciocchi di olivo ... e non m'importa se fuori piove o diluvia. Le fiamme ondeggiano e sommessamente mi raccontano storie di secoli trascorsi in questa casa, quando, a lumicino di candela, gli uomini, seduti su panche di legno fumavano con lunghe pipe di terracotta, in silenzio ... C'era tanta fame e tante braccia fiaccate da duro lavoro....
Mi accuccio nel grande camino, come un gatto o primitivo. La magia del fuoco mi ha sempre incantato; da bambino scorgevo nelle lingue di fuoco cose e persone che danzavano e poi ... divenivano cenere. - Non preoccuparti, mi diceva mia nonna, domani sera riprenderanno a ballare ... Ed io le rispondevo, speriamo che duri a lungo l'inverno...