Dario Bertini – Prove di nuoto nella birra scura
“Ho attraversato la città da parte a parte / soltanto per vederti, / per rispondere qualcosa di stupido, / come ripetere che i ventilatori / affileranno i denti / delle scimmie che mi vivono in testa, / che un giorno o l’altro fuggiranno / correndo per le strade a perdifiato / soltanto per cercarti, da qualche parte.”
Parole che si sommano e danno vita ad un puzzle di connessioni. Luoghi che ci appartengono; che condividono con la nostra vita delle affinità immateriali. Dario Bertini nel suo lavoro “Prove di nuoto nella birra scura” mette in scena un linguaggio diretto, capace di comunicare senza “voli pindarici”. Un linguaggio forte ed emozionale e nello stesso tempo razionale. Le sue poesie, che diventano frammenti di considerazioni, sono dei veri e propri “manifesti” del linguaggio contemporaneo che hanno come obiettivo comunicare una realtà quotidiana priva di edulcorate utopie.
Parola d’orgine: quotidianità, razionalità, emozioni.
Quotidianità di un racconto di sensazioni costruito attraverso l’uso di parole inusuali per la poesia.
Razionalità di una ricerca linguistica capace di trasformare le parole senza caricarle di significati ermetici. Per Dario Bertini le parole sono “responsabili” del loro significato non devono rappresentare ed alludere ad altro, ma semplicemente manifestarsi ed essere comprese per il significato che rappresentano.
Emozioni che diventano visioni ironiche. Combinazioni di un viaggio intenso nella ricerca della parola e della poesia capace di trasformare il testo in una visione. Una visione contemporanea che accompagna il lettore a vivere quelle sensazioni.
Sensazioni che Dario mescola anche attraverso la descrizione, quasi ossessiva, di tanti oggetti, di cose animante ed inanimate che diventano protagonisti di questa poesia. Allora capiterà di imbattersi in un “cigno blu cobalto, un cigno uguale a tutti i cigni, ma che era stanco / di essere semplicemente bianco” e giocare con la fantasia ed iniziare ad immaginare. Oppure chiedersi come possa essere possibile che “ad esempio d’autunno le foglie inizieranno a fare marcia indietro dai marciapiedi ai rami” e capire come andrà a finire quella “storia universale degli elefanti rosa”.
Dario Bertini nella sua poesia ci racconta una quotidianità iperrealista attraverso una creatività surrealista senza però cedere ad una visione totalmente inconscia, riuscendo, con abilità, a raccontare ed associare pensieri, immagini e parole senza freni inibitori.
Il pensiero creativo e poetico di Dario diventa ribellione e nello stesso tempo superamento delle convenzioni sociali. La sua ricerca diventa libertà di un racconto personale, una dedica d’amore, ma anche la narrazione del cambiamento del costume di una società in trasformazione “che parla malgrado la scomparsa delle cabine telefoniche.”
L’universo di Dario è stravagante ma lo vive e lo presenta con ordinaria semplicità, come se tutto fosse ordinario. I suoi versi sono liberi, capaci di vagare nelle percezioni del lettore. La sua poesia diventa mescolanza di slang contemporanei capaci di affascinare e accompagnarci alla scoperta di mondi fantastici. Benvenuti negli stati d’animo del poeta; nel fantastico mondo in cui tutti possiamo nuotare in quella birra scura.
di Roberto Sottile