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L’incognita ineludibile nell’arte di Vanna Nicolotti


Mostra: Vanna Nicolotti


Titolo: L’incognita ineludibile nell’arte di Vanna Nicolotti.


Vernice: sabato 08 ottobre 2016, ore 17.30


Presentazione: Ivan Quaroni, catalogo in galleria


Luogo: Chiari: via XXVI Aprile, 38


Periodo: 08 ottobre / 27 novembre 2016


Organizzazione: Galleria d’Arte L’Incontro, via XXVI Aprile, 38 – 25032 Chiari (BS)

tel. 030712537, fax 0307001905, e-mail: info@galleriaincontro.it

sito web: www.galleriaincontro.it


Orario: feriale dalle 15,30 alle 19; sabato e festivi: dalle 10 alle 12 e dalle 15,30 alle 19

lunedì chiuso.


Informazioni: ErminiaColossi, EduardoCaputo


Ai suoi esordi, nei primi anni Sessanta, Vanna Nicolotti comincia a muoversi nell’alveo della lezione spazialista di Fontana. In particolare, dopo la prima personale del 1963 da Vismara Arte a Milano, introduce i tagli nelle sue tele, facendoli convivere con la sottostante materia pittorica, che in seguito depurerà d’ogni riferimento figurativo.

L’artista lavora su due piani sovrapposti e distanziati, quello sottostante, caratterizzato dall’intervento pittorico, e quello superiore in cui, attraverso il taglio, disegna griglie e reticoli geometrici che catturano la luce.

Ad accorgersi per primo dell’incedere esornativo delle opere di quel periodo è Kenneth Coutts-Smith, artista, critico e storico dell’arte inglese che, in occasione della personale dell’artista alla Woodstock Gallery di Londra, vi scorge un gusto quasi medievaleggiante, che rimanda ai disegni araldici, all’iconografia dei pennoni e degli stendardi e all’ornato delle finestre delle cattedrali gotiche. Si tratta, però, di un momento di passaggio fondamentale nell’evoluzione linguistica dell’artista, ancora impegnata a epurare il proprio alfabeto dai grumi figurali della sua formazione artistica. Tant’è che nello stesso anno, appaiono opere ben più raffreddate, quasi passate al vaglio dell’asciutta grammatica di Fontana.

In mostra, saranno esposte 19 opere storiche di diversi periodi creativi di Vanna Nicolotti, dagli anni Sessanta agli anni Ottanta.

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