Negli ultimi vent’anni il lungomare Cristoforo Colombo di Carini è stato protagonista di una lunga serie di dibattiti e controversie a causa delle numerose abitazioni abusive che invadono 7 km di zona costiera.
Nonostante i diversi tentativi di abbattere definitivamente tutte le costruzioni fuori norma e restituire al litorale il suo respiro, l’obiettivo sembra ancora lontano.
Intanto, da poche settimane, lungo la costa si intravede qualcos’altro tra il cemento e ritagli di spiaggia: scritte, volti e strani personaggi rattrappiti che sembrano figli di questo paesaggio degradato: si tratta dei murales di Nemo’s, Collettivo Fx e Mangiatori di Patate che insieme al collettivo Fare Ala hanno dato avvio al progetto Welcome To Palermo - Vamos a la playa. Un progetto pungente ma acuto che – similmente a quanto è stato fatto con Pizzo Sella Art Village – pone una lente di ingrandimento a quelle che sono le problematiche della provincia di Palermo riguardo l’edilizia abusiva e la sua ovvia conseguenza, l’inquinamento.
Infatti, tra un’abitazione e le macerie di quella che lo era stata, sono ben visibili dei rifiuti: bottiglie di plastica, sacchi dell’immondizia ed elettrodomestici fuori uso. Insomma, il paesaggio si presenta degradato, una discarica dove legalità ed ecologia sono sepolte da pattume.
Uno dei murales realizzati dal Collettivo Fx raffigura la scena cristiana della Deposizione dove il Cristo giace tra le braccia della Madonna con gli occhi tristi rivolti verso il mare; sotto la figura, una scritta in rosso: “Attenzione state depositando rifiuti sotto la deposizione”. Un richiamo diretto alla città di Carini dove ogni anno si svolge una grande processione pasquale.
Gli artisti hanno osservato a lungo il paesaggio, si sono posti domande e hanno parlato con gli abitanti del litorale che – spiega un artista – hanno reazioni differenti: “da un lato ci sono le famiglie dei pescatori che vivono lì da generazioni; è gente umile. Dall’altro – continua l’artista – ci sono i proprietari delle villette; loro non sono molto propensi al dialogo e hanno un atteggiamento più diffidente”. E proprio ai pescatori è dedicato il murales che raffigura Sant’Andrea, protettore di questa gente di mare.
Tra i murales anche le figure di Nemo’s. Tra queste una scatoletta, identica a quelle che troviamo al supermercato, che riporta la scritta “Bio Mare” e che al suo interno conserva uomini raggrinziti. Chi sono? Forse gli abitanti del luogo intrappolati come pesci avvizziti? O rappresentano un po’ tutti noi e il nostro destino? Forse tutti abbiamo dimenticato quel mare e non facciamo nulla per salvarlo. In questo progetto non c’è un tentativo di abbellimento e rivalutazione del luogo, bensì un invito diretto alla riflessione.
Il progetto oggi è raccontato nel libro Welcome to Palermo prodotto dallo Studio Brushwood in edizione limitata e presentato per la prima volta – insieme ad una mostra - il 21 aprile 2017 ad Innesto, casa espositiva nel centro di Bologna.
Il volume sarà presentato in varie città italiane, ultimo appuntamento il 13 maggio proprio a Palermo presso lo Spazio CaravanSerai.
di Francesca Renda