Per cominciare partiamo dal percorso musicale ed artistico dei Karabà. Ci volete raccontare come è nato questo trio e soprattutto il percorso musicale che vi ha caratterizzato?
La formazione dei Karabà è composta da Alessandro Casciaro al pianoforte, compositore dei brani, Stefano Rielli al contrabbasso e Alberto Stefanizzi alla batteria. Dal primo momento in cui abbiamo cominciato a suonare insieme abbiamo cercato di seguire una linea comune. Pertanto abbiamo messo in piedi un repertorio composto da composizioni originali e anche da standard che ci ha permesso fi partecipare a importanti concorsi quali il Tuscia in Jazz Festival ed il Fara Music Festival. Proprio nell’edizione del 2016 di quest’ultimo Festival abbiamo partecipato e vinto il Premio Jazz Live che ci ha permesso di registrare il nostro primo disco che abbiamo intitolato Uno.
Un progetto in trio con piano, contrabbasso e batteria che, secondo noi, si discosta dalle tradizionali sonorità cool tipiche di questa formazione. Ce lo volete descrivere?
I brani che ho scritto (a parlare è il pianista Alessandro Casciaro) sono state pensate per questo trio composto da pianoforte, contrabbasso e batteria. Le sette composizioni che fanno parte di Uno prendono spunto da ricordi e frammenti di vita vissuta, che grazie all’utilizzo di diversi stili come il bop, il funk e la world music, vengono tradotti in musica. Quando suoniamo dal vivo, invece, aggiungiamo anche degli standard di musicisti per noi importanti che abbiamo arrangiato con una nostra peculiare chiave di lettura.
Parliamo adesso dei vostri riferimenti musicali. C'è qualche artista o musicista in particolare che vi ha segnato durante il vostro percorso artistico?
Gli stili e le correnti musicali da cui abbiamo preso spunto sono diverse: in questo disco, infatti, si percepisce la presenza del jazz delle origini e di quello moderno e sono presenti riferimenti alla musica funk, alla world music, alla tradizione orientale e persino alla musica classica. Nonostante questo, però, ognuno di noi ha una propria storia e bagaglio musicale diverso, anche se durante le sessioni di prova, arrangiamento e anche di improvvisazione abbiamo trovato molti punti in comune. Detto questo ci sono dei musicisti come Monk e Coltrane, solo per citarne alcuni, che ci hanno accomunato maggiorare.
Karabà nel futuro: quali sono le vostre aspettative e soprattutto i vostri progetti nell'immediato futuro?
Pur essendo un risultato importante, ottenuto grazie a tanta buona volontà ed impegno, Uno rappresenta per noi il primo passaggio che aprirà la strada a dei lavori che verranno in seguito. Ora come ora, la nostra volontà è quella di suonare in giro il più possibile, proseguendo con una intensa attività di concerti e allo stesso tempo continuando a porre le basi per continuare a creare brani originali dove non mancherà una buona dose di sperimentazione.
Lo Staff di ignorarte