Parlaci del concept primario che caratterizza la tua proposizione artistica...
Io lavoro sostanzialmente sul mutamento, sulla trasformazione, un tema che mi accompagna da anni e spesso si è sviluppato attraverso l'indagine di elementi naturali quali l'acqua , ad esempio, ed i suoi passaggi di stato, ; certo importante è anche la trasparenza e nel corso del tempo si è aggiunto l'interesse per il suono , integrato alle immagini e la vibrazione sonora, sempre integrata in un linguaggio omnicomprensivo
Donatella Vici e le installazioni...
Ho cominciato il mio percorso intorno alla metà degli anni ottanta sperimentando le tecniche dell'incisione attraverso la stampa e la realizzazione di monotipi su carta giapponese, dunque su supporto leggero e semitrasparente che consentiva la lettura dell'opera da entrambe le parti. Ero interessata alla carta e soprattutto alla carta giapponese, la ricerca di un anno presso la Calcografia Nazionle di Roma mi ha in seguito condotto alla realizzazione di grandi collages che esponevo come installazioni sempre prevalentemente con carte giapponesi, l 'esperienza e l'uso di questo materiale mi ha portata alla creazione di un'opera abitabile un grande labirinto su base triangolare di 9 metri di lato e di 2 metri in altezza, completamente in carta giapponese avvolta intorno ad una struttura portante. Opera che esposi alla galleria romana Sala 1,, nel 1988, Da quel momento ho cominciato a realizzare installazioni anche molto grandi ( avevo una forte necessità di espansione!) come quella presso il Museo laboratorio della Sapienza a Roma (1990) dal titolo "Mutamenti" ricercavo paesaggi onirici, "l'and art per interni," mondi in trasformazione....erano anni di crescita e grandi trasformazioni interiori per me stessa.
Donatella Vici e la video-art...
La mia ricerca ha poi progressivamente integrato l'uso del video: un mezzo che mi ha sempre affascinato per la sua duttilità e per il grande potenziale espressivo, e già nel 1992 per la mostra "Invito Ialiano TERXXXI " a Termoli realizzo un video da una mia performance e ne traggo dei fermo immagine manipolati, partecipo a numerose mostre ed eventi nazionali ed internazionali nel campo della video arte, ma il mio interesse era comunque più legato alla video-installazionee nel 1998 ho l'occasione di partecipare ad una bella mostra dal titolo "Lavori in corso" realizzata nella allora Galleria d'arte moderna e contemporanea del Comune di Roma in via Nizza l'attuale MACRO, dove esposi una video-installazione dal titolo "Sistemazione comoda" che comprendeva anche un testo poetico da me scritto. Il mio soggiorno a Parigi in quegli anni mi permette di approfondire l'interesse per la musica elettronica ed elettroacustica, seguo infatti un anno di composizione presso il Conservatorio Nazionale di musica di Pantin e da quel momnto l'integrazione delle immagini con il suono diventa predominante nel mio lavoro, collaboro con diversi compositori.
Donatella Vici e la performance...
La performance mi ha sempre affascinata forse perchè all'età di 14 anni andai a vedere la mia prima Biennale di Venezia nel 1970 e vidi Marina Abramovic ed il suo primo marito Ulay che erano come due cariatidi ognuno attaccato all'interno di uno stipite della porta di accesso ad una sala, completamente nudi, si guardavano, per me fu uno spettacolo forte ed emozionante, tanto che al mio rientro a Roma cominciai a frequentare tutti gli Incontri Internazionali d'arte di Palazzo Taverna, nonchè la Galleria l'Attico di Sargentini ecc dove vidi numerose e spettacolari performances!
In questi ultimi due anni ho ripreso in pieno la mia attività performativa, con piacere ed entusiasmo in quanto mi permette un bel contatto diretto con il pubblico ed una possibilità forte di veicolare i contenuti : sto sviluppando un lavoro sulla presenza, ho ripreso il ghiaccio, il vapore d'acqua, il suono, la vibrazione sonora, insomma sto fondendo tutti gli elementi della mia ricerca di tutta una vita!
Tre artisti del passato con cui avresti voluto collaborare …
Tre sono pochi...se si prende in considerazione l'intera storia dell'arte!
Comunque in primis MIchelangelo...beh si lo adoro mi ha insegnato e mi insegna molto ogni volta che guardo i suoi lavori ( soprattutto in scultura ed architettura) mi emoziona, mi ha aperto la mente, mi ha mostrato come avere uno sguardo non convenzionale sulla realtà, ma etico al tempo stesso....un grande uomo !
Marcel Duchamp..il padre dell'arte contemporanea!! Inutile aggiungere altro.
Tony Oursler, beh si lo voglio citare per l'ironia , la grande capacità tecnico installativa e la larghezza di vedute! E poi siamo coetanei!!
Quali sono i lavori che ti hanno dato maggiori soddisfazioni?
Senz'altro il labirinto esposto alla Sala 1 Roma dal titolo "In principio" ( di cui ho già parlato)
"Mutamenti" al Museo laboratorio dell'Università La Sapienza Roma ( già citato)
La video-installazione dal titolo" Sistemazione comoda" realizzata per la mostra
"Lavori in corso" nella allora Galleria d'arte moderna e contemporanea del Comune di Roma in via Nizza l'attuale MACRO
Di recente il mio lavoro "Stato liquido" video-installazione e performance realizzato nella vetrina di Mesia Space arte contemporanea - Roma, uno spazio indipendente gestito da artisti di cui faccio parte.
La serie di performance realizzate per Levels 2017 a cura di Ignorarte
Immaginandoti in un mondo senza alcun tipo di limite che tipo di opera realizzeresti?
Realizzerei delle opere enormi, inclusive, dove le persone possano star bene , fare esperienza dell'arte , ma soprattutto di loro stesse, fare esperienze intime e belle, in piena armonia tra l'uomo e la natura!
Sulla base della tua intensa carriera artistica, qual è il tuo “punto della situazione”?
Beh devo dire che nonostante il disastro politico/sociale in cui ci troviamo nonostante i problemi atroci che ci sommergono anche a livello mondiale...per quanto riguarda l'arte contemporanea ho un punto di vista piuttosto positivo, mi pare che in questo momento, anche grazie alla rete ed ai social e dunque alla facilità di comunicazione, gli artisti si stanno svegliando finalmente per liberarsi dalle chiusure del mondo dell'arte e dal mercato dell'arte, dalle sue regole terribili dalle sue egemonie e leggi disumane per percorrere in modo attivo altre strade finalmente più libere , etiche e democratiche, il pericolo? Una grande superficialità, una scarsa attenzione ai contenuti ed all'elaborazione tecnica...comunque ...è una strada da percorrere
Cosa raccomanderesti sull’arte alle nuove generazioni?
Di impegnarsi sui contenuti,di proseguire una ricerca dentro se stessi in prima battuta che permette poi all'artista di comprendersi e dunque di sviluppare modi e tecniche di lavoro per la creazione.
Qual è il ruolo dell’artista contemporaneo?
L'artista ha oggi più che mai un ruolo fondamentale nella società : deve aiutare la gente ad essere in contatto con se stessa, a pensare con la propria testa ed a sviluppare un'apertura di cuore per accogliere l'altro, e ricercare l'armonia
Questo ruolo è ovviamente una risposta alla società dei consumi, che ci sta distruggendo totalmente, è una risposta sociale e politica al tempo stesso, io personalmente ne sento fortemente la responsabilità.
Lo staff di ignorarte