Ritrovato a Roma il “Concettone spaziale” di Lucio Fontana
L'opera, naturale evoluzione degli ancora immaturi “Concetti spaziali”, rappresenta l'entusiasmo dell'artista per l’incommensurabilità del Cosmo. La quarta dimensione è qui manifestata nella sua potenzialità più infinita ed inesplorata. L'enormità della profondità e la durezza del supporto suggeriscono una nuova linea interpretativa dell'opera del Maestro. Facile tagliare la tenera e cedevole tela! In questo caso l'artista, più maturo e consapevole, sembra quasi ribellarsi alla sostanziale fisicità dell'asfalto ed eliminare ogni barriera tra l'uomo (microcosmo) ed il suo Creatore (Macrocosmo). Un'opera religiosa, quindi, e fortemente contemplativa che contiene, all'interno della grande voragine quadrimensionale, il concetto stesso di Creazione: la distruzione e, al contempo, creazione dell'Universo
di Francesca Nesteri.