FILIPPO PAPA "PAURA DEL NULLA"
L'uomo, il suo io. Le sue fragilità, le sue paure ma anche le sue speranze. Il progetto Paura del Nulla di Filippo Papa indaga le condizioni dell'esistenza umana attraverso il mezzo fotografico che diventa strumento performativo, capace di raccontare il presente, il momento vissuto, l'attesa che si compie nel gesto dell'artista. Un progetto complesso che si sviluppa in 10 momenti fotografici dove Filippo diventa oggetto ma soprattutto soggetto di questa storia. L'artista è creatore e nello stesso tempo si appresta ad interpretare, a diventare egli stesso "attore" di questa ricerca dell'uomo, che si incontra con se stesso, con le proprie idee, con le proprie responsabilità, ma anche con le paure di una quotidianitá che corre senza mai fermarsi. Paura del Nulla prende vita nella coscienza dell'artista durante la quarantena della pandemia Covid-19, l'artista è solo con se stesso, ma in compagnia della sua creatività che nonostante il distanziamento sociale non vuole restare lontana dal mondo, vuole continuare a vivere, a comunicare, a produrre. Per restare al mondo, Filippo inizia un dialogo muto con se stesso, scandito solo dallo scorrere del tempo che diventa assenza e presenza, visivamente per fare questo appare una "traccia" rossa che emerge, segna e riempie l'immagine. Ancora una volta, in piena linea con la ricerca e le ragioni della sua poetica, è Filippo ad interpretare con il suo corpo nudo la fragilità del mondo, ma anche la bellezza che nel mondo è custodita. Riflette, la sua immagine sola si sdoppia e si moltiplica, viene segnata dalla "traccia" rossa che lentamente "riveste" il corpo dell'artista che continua a restare nudo. Un continuo incontro con le paure che contagiano l'organismo, lo dominano e nello stesso tempo lo rendono immune, preparato ad affrontare le sfide. L'immagine diventa linguaggio grazie alla forza espressiva di Filippo. La scena del corpo ripetuto, composto e scomposto nella stessa "espressione" fisica diventa un segno di riconoscimento spirituale che pervade la scena di un senso mistico di attesa. Ogni foto custodisce la fragilità e la dignità della nostra umanità; l'artista che diventa anche soggetto del racconto ci invita a riconsiderare il valore della forza della fragilità, un ossimoro che si compie nell'atto di riflettere, apparentemente un gesto di resa, ma in realtà un gesto di consapevolezza e di forza. Filippo è nudo. Sospeso su se stesso, chino con le mani sul capo, il suo corpo diventa sostegno ed elemento della narrazione, la "traccia" rossa emerge ed affonda, bagnando Filippo. È la forza del pensiero che lotta, che rivendica la sua esistenza. È l'uomo che grida al mondo cosi distante che non bisogna arrendersi. É tempo dì riconoscersi, di fermarsi e di ricominciare. Lo sa bene Filippo Papa che che attraverso Paura del Nulla ci ricorda chi siamo destinati nella quotidianità delle piccole cose ad essere "pezzi" unici, spirito e sentimenti.
Sito ufficiale dell'artista
Il docu-art a cura di Roberto Sottile "Filippo Papa - Paura del Nulla"
Dott. Roberto Sottile
Critico d’arte e curatore